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Via Roma 5, Pozzonovo (PD)

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  • Via Roma 5, Pozzonovo PD

    Da novembre 2021, i farmacisti territoriali della Regione Veneto sono stati autorizzati a somministrare le dosi booster dei vaccini anti Covid-19, in ottemperanza ai requisiti necessari all’adesione alla campagna vaccinale. La nostra farmacia ha organizzato la prima seduta vaccinale il 24/11/2021, seguita poi da altre 25 sedute nei 3 mesi successivi, raggiungendo un totale di 263 cittadini (137 donne e 126 uomini).

    Ogni cittadino è stato vaccinato con Comirnaty (Pfizer), consegnato in flacone multidose dall’ULSS 6 alla farmacia nei giorni immediatamente successivi allo scongelamento e somministrabile entro 30 giorni dalla data di scongelamento, se correttamente conservato tra i 2 e gli 8 gradi.

    COMPRENDERE IL NOSTRO RUOLO IN UNA CAMPAGNA VACCINALE

    Al termine dell’ultima seduta vaccinale, abbiamo preparato un questionario, per valutare l’importanza del servizio di vaccinazione in farmacia di comunità. In particolare, si è cercato di comprendere il potenziale ruolo del farmacista vaccinatore in un’ottica di educazione sanitaria, richiedendo all’utente il grado di soddisfazione dopo la vaccinazione in farmacia e, soprattutto, l’eventuale aumento di consapevolezza verso l’argomento in seguito ad interazione col personale farmacista. Inoltre, il questionario comprendeva una breve sezione di farmacovigilanza, per dare ulteriore rilievo alle potenzialità del farmacista di comunità in contesti di farmacosorveglianza e farmacovigilanza attiva. In quest’ultimo caso, il questionario dà seguito al lavoro svolto in occasione delle due dosi di ciclo primario, quando ogni cittadino vaccinato aveva ricevuto un “diario post-vaccinazione”, dove poter segnalare qualsiasi evento avverso avvenuto nella settimana successiva alla vaccinazione.

    RISULTATI DELL’ANALISI DEL QUESTIONARIO

    Il questionario è stato inviato come modulo Google a 171 cittadini, raggiungibili tramite contatti Whatsapp o mail già in possesso della farmacia o rilasciati in occasione della seduta vaccinale. 84  persone hanno correttamente compilato e inviato il questionario, consentendo di ottenere un campione statistico sufficiente per effettuare un’analisi delle risposte.

    Il 63% dei questionari inviati è stato compilato da donne (53 vs 31), con la fascia d’età 50-59 anni maggiormente rappresentata (29,8%). All’utente veniva richiesto quali fossero i motivi per cui si fosse rivolto alla farmacia territoriale per la sua vaccinazione: la comodità d’accesso è risultata la ragione principale (56%), seguita dalla facilità di prenotazione (48,8%), dai brevi tempi tra richiesta e prenotazione (44%) e dalla conoscenza diretta del personale farmacista (42,9%). E’ opportuno sottolineare che i componenti dello staff della farmacia, o loro familiari, vaccinati presso la farmacia stessa sono stati esclusi dalla presente analisi.

    Per quanto riguarda il grado di soddisfazione personale, in una scala da 1 a 5 tutti i partecipanti all’analisi hanno risposto 4 o 5 in merito a preparazione e cortesia del personale coinvolto, adeguatezza della sede vaccinale e rispetto delle norme di sicurezza, con risposte 5 in oltre l’80% dei casi. Ognuno dei cittadini vaccinati presso la nostra farmacia e rispondenti al questionario ha dichiarato che si recherebbe nuovamente in una farmacia di comunità qualora volesse vaccinarsi nuovamente, contro Covid-19 o altre patologie.

    Il farmacista vaccinatore e la farmacovigilanza

    Il 26,2% dei cittadini ha registrato almeno una reazione avversa, con malessere generale (81,8% di chi ha indicato reazioni) e febbre (36,2%) riscontrate con la maggior frequenza; il dato è consistente con quanto rilevato dai molteplici report di farmacovigilanza. Inoltre, così come osservato nella nostra analisi dopo il ciclo primario, le fasce d’età più giovani (30-39 anni soprattutto) hanno evidenziato una maggiore tendenza a sviluppare tali reazioni avverse, mentre non è stata riscontrata nessuna associazione relativamente al sesso.

    Figura 1. Reazioni avverse vs Età (a cura di Analisi-Statistiche.it)
    Figura 2. Reazioni avverse vs Sesso (a cura di Analisi-Statistiche.it)

    In questo caso, il risultato non è da interpretare come disincentivo per la popolazione più giovane a vaccinarsi; in ogni fascia d’età, non sono stati rilevati eventi avversi gravi e il beneficio personale e collettivo della vaccinazione rimane scolpito nella letteratura scientifica degli ultimi mesi.

    Soltanto 6 persone hanno ritenuto le reazioni avverse in seguito a dose booster più pesanti rispetto a quanto accaduto dopo le due dosi di ciclo primario.

    Il ruolo del farmacista nella comunicazione ed educazione sanitaria

    Per valutare il possibile impatto del farmacista di comunità in materia di educazione sanitaria e comunicazione scientifica verso la popolazione, abbiamo posto due domande al cittadino: “quanto eri convinto di vaccinarti contro Covid-19 prima della prima dose?” (scala da 1 a 5) e “ritieni che la tua consapevolezza verso l’importanza di questo tema sia aumentata?” (dopo la vaccinazione in farmacia).

    Il 39,3% dei partecipanti ha risposto 5 alla prima domanda, dichiarandosi già convinto della vaccinazione prima di effettuare la prima dose, mentre il 25% ha risposto 3, dichiarandosi convinto solo in parte. Tuttavia, ben 28 persone (33,3% del totale) ritengono di aver aumentato la propria consapevolezza verso l’importanza della vaccinazione anti Covid-19 dopo l’inoculazione in farmacia; oltre la metà di quest’ultimi aveva dato una risposta da 1 a 3 alla precedente domanda, mostrando qualche perplessità precedente alla prima dose.

    Figura 3. Distribuzione Sì (aumentata consapevolezza) per grado di convizione prima della prima dose).

    CONCLUSIONI

    La partecipazione delle farmacie di comunità alla campagna vaccinale anti Covid-19 ha rappresentato una novità assoluta a livello nazionale. Se il carattere di massa di questa campagna ha reso necessario il maggior numero possibile di professionisti vaccinatori, questo ha comunque permesso di considerare i possibili benefici determinati dal coinvolgimento del farmacista in questo contesto.

    Come farmacisti vaccinatori, abbiamo avuto la possibilità di verificare da vicino eventuali reazioni avverse riscontrate dopo la vaccinazione, registrandone la frequenza con appositi questionari. In questo modo, abbiamo confermato anche a livello locale la lieve entità di tali reazioni, con probabilità più basse all’aumentare dell’età.

    Inoltre, abbiamo osservato come una buona percentuale dei cittadini vaccinati abbia dichiarato una maggior consapevolezza dopo la vaccinazione in farmacia. Pur essendo potenzialmente condizionato dall’efficacia generale di questa campagna vaccinale, questo risultato rimane interessante, ponendo la figura del farmacista territoriale al centro di altre tematiche che richiedano una maggior conoscenza del farmaco da parte del cittadino.

    L’educazione sanitaria sul farmaco rimane un’attività fondamentale del farmacista territoriale, da continuare a sviluppare in collaborazione con enti pubblici e altri professionisti sanitari coinvolti.

     

    Federico Zerbinato